🗳️ Prima di partire, un veloce sondaggio (di nuovo)
Ciao a te che mi stai leggendo,
Oggi la MindLetter è arrivata nella tua casella di posta alle 18, e non alle 7 del mattino.
Settimana scorsa ho lanciato un sondaggio (grazie a chi ha partecipato!) e avete dichiarato di preferire la sera per prendervi un momento con me.
Ma, ahimé, l’avevo messo in fondo alla lettera, e c’è chi non l’ha visto, ed ora è chiuso (lo so, a volte scrivo MindLetter ben lunghe!). Quindi lo rilancio e questa volta lo metto in alto e ben visibile.
Se parteciperete, non solo vi sarò grata ma inizierò a conoscervi meglio 🙏
Cominciamo
Ci sono momenti in cui vorrei essere altrove, oppure semplicemente vorrei essere qui dove sono ma senza dovermi occupare delle mille responsabilità che sento sulle mie spalle. Questa è la vita e credo che tutti noi prima o poi viviamo momenti così e, allo stesso modo, tutti noi sappiamo vivere momenti di entusiasmo e di gioia. C’est la vie. (l’avete sentita cantata da Patrizia Cirulli?)
Ho poco tempo per scrivere questa MindLetter che domani sarà nella vostra posta, potrei anche lasciar perdere ma mi dispiace perché è un appuntamento soprattutto con me e ci tengo a non perdere il ritmo.
Mentre tutti intorno mi continuano a chiedere cosa fare, cosa voglio mangiare, come è meglio lavare quella la coperta che è troppo grande e forse non sta nemmeno nella lavatrice più capiente, mentre scendo dalla macchina con tutti i pacchetti della spesa e cerco di capire come fare domani per accompagnare Bruno per quell'esame, mi sembra di perdere il contatto con me stessa e mi dico che questa non è la mia vita.
Invece sì, questa è la mia vita, questa è la vita.
E allora mi occupo un po’ anche di me
E allora mi rifugio almeno per pochi minuti nel mio studio, trovo una posizione comoda sulla mia seggiola ergonomica, chiudo gli occhi, faccio tre respiri profondi e mi rilasso, pronta per un viaggio di pochi minuti al contatto con la mia parte serena, tranquilla, appagata. E tutta quella ansia che mi aveva assalito, la rabbia di avere lasciato chissà dove la mia vita, il dispiacere perché Bruno non sta bene, la nostalgia per i miei figli e i miei nipoti che vivono lontani, tutto questo piano piano si placa, si allontana, svanisce. E io mi ritrovo nella mia dimensione interiore e profonda e posso ripetere a me stessa che va tutto bene e che non contano le piccole difficoltà quotidiane ma è fondamentale che io riesca viverle per quello che sono, senza caricarle di proiezioni, rabbie e insicurezze che arrivano da molto lontano, chissà da dove, magari neppure da me.
Da tanti anni, forse una cinquantina, la meditazione mi aiuta a cogliere la bellezza della vita, a dare spazio all'amore incondizionato per me stessa, per gli altri e per la realtà che mi circonda, a mettere in luce ai miei stessi occhi tutte quelle potenzialità che ancora vivono in me e che sono pronte a spingermi a creare sempre qualcosa di nuovo.
Man mano che il mio respiro si approfondisce e le tensioni si calmano, i pensieri si allontanano fino a raggiungere uno stato di abbandono e di rilassamento totale: sto bene, mi sento trasportata in una dimensione che altro non è che il contatto profondo con me stessa.
Da allora continuo a meditare
Il mio primo incontro con la meditazione è stato quando appena ventenne frequentavo la Civica Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano e lì si insegnava raggiungere uno stato di rilassamento profondo per poter entrare pienamente mondo interiore del personaggio. Quella prima esperienza di rilassamento profondo mi ha aperto a una visione che ha fatto da motore a molte sfumature della mia creatività, mi ha permesso di capire che dentro di me esistevano delle potenzialità che ancora non avevo espresso ma che stavano lì, come una ricchezza ancora inesplorata, pronte ad accompagnarmi sia nel mondo professionale che nella mia ricerca interiore che ancora oggi continua imperterrita.
Allora non mi rendevo conto che oltre alla mia personalità c’era in me una parte pronta a farmi da maestra, il mio Sé superiore, che sa perfettamente a che punto sono della mia esistenza, che cosa mi fa bene, che cosa mi fa male, quali sono i nodi da sciogliere, le prove da affrontare, quali i doni che posso utilizzare per la mia evoluzione e condividere con gli altri.
Per anni ero stata molto più attenta a quello che la mia Personalità mi spingeva a compiere, quella parte che mi ero costruita nei primi miei decenni di vita per affrontare la realtà, per essere accettata, per trovare contatti, relazioni e aiuti dagli altri, per sentirmi radicati nella mia realtà. Quella mia realtà che era la mia vita, un padre, una madre, nessun fratello né sorella, una scuola a contatto con le altre bambine della Milano che viveva come la mia famiglia, attenti ai valori della borghesia del boom economico.
Certamente giorno dopo giorno anche io mi ero messa addosso una maschera che probabilmente già allora mi intrappolava in una visione di me stessa e della vita che non corrispondeva a quello che il mio vero Sé desiderava per me. E infatti, come ho scritto nella MindLetter precedente già allora spesso mi sentivo estranea.
Ecco quindi perché ho continuato a meditare, prima di tutto proprio per ricominciare a dare voce a quella mia parte che sapeva, al mio Sé, senza lasciarmi condizionare dalle deviazioni della mia personalità che, se utile e talvolta necessaria, stava già iniziando a portarmi molto lontana dalla mia vera natura.
Meditazione e evoluzione continua
E poi ho imparato a meditare cogliendo a tratti l’unità con tutta la realtà, con quella natura che fino a poco tempo prima considerava semplicemente uno sfondo e che ora, vivendo in mezzo al bosco, riesco a cogliere quotidianamente nella sua vita entusiasmante e ricca. Meditando colgo sempre di più i fili invisibili che mi collegano agli altri e a tratti avverto la mia relazione con la Madre Terra e il Padre Cielo, con l’alto e con il basso, e mi sento canale tra l’energia della Terra e l’energia del Cielo.
Stimolata da Francesca
🧘♀️“Vuoi mettere qualche tua meditazione su Insight Timer e su altre piattaforme? Ti chiedono spesso di registrare le meditazioni che scrivi e tieni in presenza, perché non lo fai?”
E così mia figlia Francesca mi ha coinvolto in una nuova avventura, come già aveva fatto con questa MindLetter che è ormai al suo ventinovesimo appuntamento.
Francesca sa quanto possa essere utile una voce che, messa in cuffia, ci accompagni in qualunque momento della nostra giornata.
E così ho preparato un percorso di meditazione chiamandolo “La realtà nascosta” che, gratuitamente, può essere seguito da chiunque voglia iniziare a meditare o allenarsi e continuare a farlo guidato, guidata, dalla mia voce.
Se vuoi avventurarti in questo mondo o se vuoi continuarlo a farlo lasciandoti ispirare da questo percorso lo puoi trovare qui.
Buona meditazione e a giovedì prossimo!
🙋♀️ Restiamo in contatto?
Se vuoi conoscermi meglio o restare in contatto, ci sono diversi luoghi (più o meno virtuali) in cui puoi trovarmi :
🌐 Questo è il mio sito. Qui c’è una panoramica su di me e quello che ho fatto in questi anni.
📚 Qui trovi i miei libri.
👩🎓 Qui i miei corsi online con Erbasacra.
E qui il nuovissimo Counseling Olistico a Pratica Immaginativa
✍️ Gli articoli che ho scritto su Dol’s Magazine negli ultimi anni, tra cui tante interviste a donne ispiranti.
🏡 Il mio B&B nel bosco vicino al mare.
🧘♀️ Qui trovi il percorso di 9 meditazioni di cui ti ho appena parlato.
📲 Possiamo chiacchierare su Facebook, Instagram e LinkedIn
Con la MindLetter, ci vediamo settimana prossima 🪷
🎬 Provoc-Azione della settimana:
Che ne dici di provare a seguire una, due, qualcuna delle mie meditazioni, iniziando il percorso in progressione, così come le trovi qui?
📔 Da cosa puoi lasciarti ispirare questa settimana:
“ Non mi sono nemmeno accorta che il Magnificat nell’ipod ha lasciato il posto alla voce inglese di Sri Sri Ravishankar che mi sta guidando in una rilassante meditazione. È un buon accompagnamento anche questo, e mi abbandono alle indicazioni gentili di quest’altra grande anima illuminata, inspirando dolcemente e poi espirando profondamente, come suggerisce la sua voce. E mi sento una con te, amore mio, «breath in and breath out» in un’unica gioiosa danza di amore e di santa follia. Procediamo così, salendo i gradini che piede umano non può toccare, con la certezza di essere sulla strada giusta per questa nostra missione speciale. Se n’è andato il tempo dei tentennamenti e del bisogno ossessivo di conferme ad ogni passo, ad ogni respiro. Mai come in questo momento mi sento cittadina del Nuovo Mondo. A tratti il mio corpo è dolorante, a tratti invece non lo sento nemmeno più. «Relax in this very moment» mi suggerisce Sri Sri. «Breath in once again and breath out. Relax more and more… Om shanti shanti shanti…» La voce di Sri Sri ha lasciato il posto al Gayatri Mantra cantato da Deva Premal: «Aum Bhur Bhuvah Svah Tat Savitur Varenyam Bhargo Devasya Dhimahi Dhiyo Yo Nah Prachodayat». Me lo godo tutto, mentre le mie ginocchia se ne vanno su per la scala a raggiungere la mia anima che sta già lassù. Una strana sconvolgente miscellanea la mia vita, come questa playlist che ho raccolto ad assaggiare il sentire di chi mi addita la strada. Una squadra, restia come sono a legarmi ad un solo Maestro, una squadra aperta a ogni nuovo Avatar che si affianchi a tutti gli altri, a lavorare in sinergia lungo il percorso..” (Susanna Garavaglia “Stavolta sarò Femmina” )
Ora sto bene, grazie Bruno!