Sono appena tornata da una passeggiata fuori casa, lungo la strada costeggiata dal bosco, c’ero solo io, il cielo, gli uccelli, qualche bicicletta e un paio di macchine. Mi fa compagnia una playlist che ho creato con alcune canzoni di Gianna Nannini, Lu Colombo, Fiorella Mannoia e Susanna Parigi. Mi trasmettono coraggio, determinazione, mi danno la forza di procedere e di andare avanti, nonostante il mio desiderio di rimanere nella mia confort zone. Mi sono imposta di uscire almeno un’oretta ogni giorno da quando mi sono resa conto che la mia casa sta cercando di chiudermi dentro. Lo so, dovrei dire che io mi sto chiudendo in questa mia casa, qui si sta bene, ma ormai sta diventando un’abitudine.
PASSATO NON E’ FUTURO
“Attenzione che il tuo passato non diventi il tuo futuro”. Questa affermazione molto forte, mi sta frullando nella testa in modo sempre più evidente: se oggi ci comportiamo, relazioniamo, pensiamo, sentiamo come ieri, anche domani sarà così, anche domani per noi sarà come ieri. Quando l’ho letta - forse arriva da Joe Dispenza o forse da me o anche da te che stai leggendo - ho capito che non avrei avuto più alcun futuro se avessi vissuto sempre nello stesso modo, perché avrei continuato ad attivare nel mio cervello gli stessi circuiti che riflettono ciò che già conosco, quello che già sono.
Lo so, io il grande salto l’ho fatto passando da Milano a qui e tutto posso dire tranne che oggi stia vivendo nello stesso modo di ieri e con le stesse abitudini. E infatti non lo dico. Ma sono passati dieci anni e mi accorgo che sto vivendo giornate sempre uguali, anche se creativamente molto piene, ma con le stesse nuove abitudini che ormai sono diventate vecchie.
Ed ecco il mio messaggio di oggi per te: il modo di pensare, programmato a ripetersi sempre identico a se stesso, determina abitudini, anche e soprattutto inconsce, che ti impediscono di cambiare veramente, nel caso volessi proseguire nel corso della tua esistenza portando alla luce altri aspetti di te.
In un mio seminario a Joie de Vivre ho girato questo video che mi pare esprima in modo evidente il meccanismo della abitudine:
E quella voce, quella che sento mentre medito e scrivo (se leggi la mia “Scrittura dell’Anima” o se vuoi seguire un mio corso on line o in presenza puoi farlo anche tu) va avanti “Va' a fondo con il bisturi per togliere il vecchio che è marcito e poi cesella, estrai Susanna”.
NON LASCIARE CHE LE ABITUDINI TI ADDORMENTINO
Ma perché lo sto scrivendo a te? Perché, ne sono certa, tu sei un essere creativo - anche se forse non lo sai - e hai ancora tante potenzialità latenti che sono una ricchezza e un dono, ma spesso le lasci inespresse per via di quel controllore che vive in te e che tende a bloccarti nelle solite vecchie abitudini.
Immagino che capiti anche a te di auto boicottarti e di continuare a dare spazio a quella tua parte che vive di pensieri di seconda o terza mano, tenendoti sempre lontano dalla voce del tuo Sé, dalla tua parte interiore profonda che ben ti conosce e sa cosa ti faccia bene ora e cosa ti serva per essere sempre più in linea con la tua vera natura, con quello che oggi sei diventato, sei diventata. Perché la vita, sempre in movimento, è una continua trasformazione.
Anche io, anche tu. E se non stiamo procedendo in avanti, c’è il rischio che stiamo andando indietro. Lo so, tutte le strade portano a Roma, ma ci sono quelle più lunghe che forse vale la pena percorrere quando si è più giovani e si ha più tempo davanti.
In te continuano a vivere e ad agitarsi quelle idee che potrebbero diventare qualcosa di più, trasformandosi ad esempio in intenzioni concrete, in progetti, in intuizioni. Forse sono lì che ti si agitano dentro, chiedendoti di attivarti per trasformarle, da ipotetiche eventualità e possibilità, in esperienze concrete nella tua vita.
Veniamo allora al mio terzo messaggio. Sei perfettamente in grado di riorganizzare la tua mente per ottenere davvero quel cambiamento che ti sta a cuore.
COSA C’E’ FUORI DALLA TUA CONFORT ZONE?
Spesso uscire dalla tua confort zone non è semplice e rischi di accontentarti di un “va bene anche così”, ma quante volte, invece, avverti che non va bene per niente e ti sforzi di cambiare qualcosa, sapendo usare soltanto la volontà, senza però arrivare a nessun risultato?
Quante volte hai cercato di smettere di fumare, di superare la tua timidezza, di dire i tuoi no, di ricominciare a guidare la tua automobile e in generale la tua vita senza riuscirci, soltanto perché ci hai provato in modo sbagliato? E quante volte, a ogni fallimento, ti sei ripetuto “sono così, non posso farci niente”, per ricominciare poi di nuovo a provarci, convinta che “questa sarà la volta buona”?
Quello che ti blocca è la paura, paura di non essere all’altezza, di disattendere alle aspettative, di perdere i tuoi punti di riferimento, di sbagliare, di non riconoscerti più.
Sai quale acronimo di FEAR (paura) usano nei gruppi di auto aiuto? False Evidence Appearing Real che significa Impressioni False che Sembrano Vere
A PROPOSITO DI CONVINZIONI
E cosa c’è di meno vero delle Convinzioni Limitanti che si sono radicate in noi?Probabilmente anche tu hai delle Convinzioni Limitanti che pesano su di te, le abbiamo tutti. Ma il fatto che ci siano ora non significa che tu debba portarle con te per sempre. Una Convinzione Limitante è qualcosa che ci raccontiamo da soli chissà da quanto tempo e che è diventata un filtro attraverso il quale ci rapportiamo alla realtà.
“Ogni volta che mi affeziono a qualcuno, perdo quella persona”, “Quando esco da sola mi perdo”, “Non sono capace di fare niente” sono tre Convinzioni Limitanti nate probabilmente da un’esperienza realmente avvenuta che però non è stata vissuta come accidentale ma è diventata una dichiarazione che abbiamo fatto con noi stessi, assolutizzandola. E così, ogni volta che ci accorgiamo di esserci affezionati a qualcuno facciamo di tutto per perderlo, quando usciamo da soli e ci accorgiamo di avere perso l’orientamento scegliamo di non fare nulla per rimediare e subito chiediamo l’aiuto di qualcuno, di fronte alle normali difficoltà di un’azione come un’altra ci demoralizziamo e rinunciamo a farcela.
Anche la Convinzione Limitante è per noi un’abitudine, una volta instaurata a livello conscio si radica a tal punto da farsi inconscia e da scattare senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.
Cosa succederebbe se tu riuscissi davvero a fare quel cambiamento? Cosa cambierebbe nella tua vita e in quella di chi ti sta accanto?
Prova a pensare a cosa ci guadagneresti in termini generali.
Se io, ad esempio, fossi rimasta a Milano non avrei dovuto affrontare la paura di comunicarlo ai miei genitori, di dover chiedere loro un aiuto finanziario, di dire alle persone con cui lavoravo che le avrei lasciate, di perdere i miei abituali punti di riferimento nella mia vita quotidiana e così via. Ma, affrontando tutte quelle paure le ho superate e la mia vita è cambiata. Cosa ci ho guadagnato? Non solo una casa più grande in mezzo alla natura ma una serie di cambiamenti radicali in termine di qualità della vita, di relazioni, di ricchezza interiore.
ATTENZIONE ALLE RICOMPENSE
La ricompensa al coraggio di dieci anni fa è la certezza di oggi che invecchiare non significa tirare i remi in barca e sentirsi alla fine di un percorso ma significa continuare a cambiare, a trasformarsi, a esplorare nuove strade. E questa è una ricompensa da leccarsi i baffi, non trovi?
A proposito di ricompensa, hai mai sentito parlare del Craving, l'aspettativa della ricompensa?
Quando sei stressato, se fumi, fumi di più, se sei pigra lo sei ancora di più, se mangi cioccolato ne mangi ancora di più: il fatto è che più forte è il bisogno di gratificazione, più intensa è la sensazione di fare del bene a te stesso, a te stessa, con la stessa modalità del tuo passato, dandoti quelle ricompense che credi ti siano indispensabili. Anche se quella sigaretta, quel cioccolato, quella dormita più lunga non soddisfano il tuo reale bisogno ma tu speri che se ha funzionato ieri funzionerà anche oggi. L'abitudine ha preso il posto della scelta. Capita anche a te, vero?
Sai perché
Il Craving, l’aspettativa della ricompensa, è così allettante?
Perché è associato un notevole rilascio di ormoni del piacere, come la dopamina, un neurotrasmettitore, che veicola la comunicazione tra i neuroni che sono le cellule nervose del nostro cervello. Genera sensazioni positive e uno stato di benessere. Per questo è soprannominata "ormone della felicità”.
Provoc-Azione della settimana
Scrivi tre tue Convinzioni Limitanti e poi riscrivile a una a una trasformandole in Convinzioni Positive. per farlo cerca di capire a quale bisogno ciascuna di esse corrisponde. Prendiamo le tre di esempio che ti ho proposto io.
“Ogni volta che mi affeziono a qualcuno, perdo quella persona”.
Potrebbe avere a che fare con la paura di restare solo e il bisogno, quindi, di essere rassicurato da qualcuno che si prenda cura di te. Potresti trasformarla in “Sono certa di saper badare a me stessa e di avere fiducia nel fatto di incontrare persone con cui avere una relazione di equilibrata complicità”“Quando esco da sola mi perdo”
Risponde al bisogno di essere guidata da qualcuno cui affidarsi e potrebbe essere trasformata in “So dove sto andando e sono in grado di orientare la mia vita nella direzione più giusta per me”“Non sono capace di fare niente”
Risponde al bisogno di fare sempre la cosa giusta e di essere perfetta. Potresti trasformarla quindi in “So come agire nelle situazioni nuove e so gestirle e portarle a termine nel modo migliore”Hai cambiato la tua parte del letto? Se non l’hai ancora fatto, fallo!
Da cosa puoi lasciarti ispirare questa settimana
“Vivere di esteriorità è dimenticare la prelibatezza della vita, è un accontentarsi bulimico e compulsivo che non porta lontano ma blocca la gioia in una piccola formina in un mare di sabbia infinita. Sempre la stessa formina, tutti i giorni. L’esteriorità è un’abitudine dell’anima che àncora e trattiene, coagula anziché lasciar scorrere, è un macigno quando non assomiglia più a chi non ha la forza di disfarsene.” (da 365 Pensieri per l’Anima”)
E' vero, Antonia, la fiducia in questo processo é fondamentale..
Il giorno del mio 49esimo compleanno Dede mi disse che anche un granello di sabbia può inceppare un ingranaggio molto sofisticato. Il cambiamento arriva facendo piccoli cambiamenti. Lo sperimento tutti i giorni, bisogna soprattutto fidarsi che ciò avvenga